Q uesto sito è nato a inizio maggio 2020, in pieno lock down.
Mi è stato subito chiaro che avevo per le mani non tanto uno strumento per raggiungere clienti attuali o potenziali, ma un modo per esprimere vicinanza e supporto a imprenditori, liberi professionisti e privati che coltivano un sogno.

È con questo spirito che ho deciso di farmi guidare da una parola quest’anno, quando scrivo qui nel mio blog. La parola che ho scelto è CURA. Intesa come rimedio per far fronte a una situazione complessa, che ci chiama a rinnovare visioni e consapevolezze, risorse e competenze.
Ma anche cura intesa come attenzione, che si traduce in ascolto, presenza, impegno assiduo.

È un tema che mi è molto caro, al punto che la metafora del “coltivare con cura” è diventata protagonista delle immagini con cui mi racconto in questo sito. Ho scelto questa metafora perché in tanti anni di attività ho potuto vedere con miei occhi che non esiste il benessere di un’azienda senza la CURA delle persone.

E più che mai ce lo hanno confermato gli ultimi mesi, con l’incapacità di tutti i sistemi di potere accentrato di affrontare la complessità di oggi in modo efficace.
In altre parole questi tempi ci hanno confermato che l’azienda è prima di tutto una comunità, che vive in una comunità più ampia, come una molecola di un organismo esteso e in continuo divenire.
Ecco quindi che anche l’espressione “CURA delle persone” acquisisce un significato ampio, che parte da chi collabora direttamente con l’azienda per arrivare ad abbracciare l’intera collettività del suo territorio.

Per scendere nello specifico, dare suggerimenti utili e citare casi concreti, ho pensato di soffermarmi sui 3 principali destinatari delle cure dell’imprenditore, in 3 distinti blog post:

1 – i COLLABORATORI: il benessere delle persone che lavorano per l’azienda si diffonde nella stessa aria che si respira, influenzando – in un effetto domino – senso di appartenenza e visione, reattività e produttività.
Nel primo blog post di questa serie parleremo di “welfare aziendale” come strumento indispensabile per affrontare la crisi globale che stiamo vivendo.

2 – i CLIENTI: ogni azienda deve saper ridefinire l’esperienza di acquisto online e off line, non solo garantendo comodità, praticità, velocità e sicurezza, ma anche quella componente emozionale che si incide nel ricordo e che trasforma ogni cliente in un cliente affezionato. Un risultato che passa attraverso un grande lavoro creativo e appassionato per aggiornare l’offerta, riprogettare marketing e comunicazione, offrire un servizio di customer care ineccepibile.
Il secondo blog post di questa serie inizierà parlando di ascolto ed empatia: primi passi per dialogare e coinvolgere, anticipare desideri e offrire supporto, sorprendere e deliziare. In altre parole per costruire relazioni solide, durature e vibranti con i propri clienti.

3- la COLLETTIVITÀ in cui l’azienda vive e opera. Sarà occasione per parlare di Responsabilità Sociale d’Impresa (che spesso troviamo abbreviata come CSR, Corporate Social Responsability), non come leva di marketing, ma come approccio di chi restituisce all’ecosistema che lo ospita. Ne sono capaci gli imprenditori che hanno lo sguardo lungo, che si fanno carico degli impatti del proprio lavoro sull’ambiente, sulla collettività, sul domani. Nell’ultimo blog post della serie vi racconterò anche le cause che io ho più a cuore e come ho pensato di sostenerle.

Vi invito quindi a restare con me in questo percorso, a fare vostri gli stimoli che sentite più vicini, ma anche a dire la vostra, a chiedere approfondimenti, a condividere la vostra esperienza.
Perché questo diventi sempre più uno spazio vivo. Di incontro, di scambio, di condivisione.